Premessa

Ogni creatura vivente, vivendo proprie leggi interiori si muove attraverso cicli di crescita, muore e rinasce come una nuova creazione. La natura ci offre, se abbiamo occhi per vedere, questa grande verità psicologica, invitandoci anche solo a osservare il ciclo vitale della farfalla.

La crisalide

La vita di un bruco è molto diversa da quella di una farfalla, ha bisogno anche di un corpo molto diverso. Il bruco si nutre di solide foglie, una farfalla di liquido nettare. Un bruco è una creatura asessuata, quasi cieca, chiusa nella terra: una farfalla invece depone le uova, può vedere e volare. La maggior parte degli organi del bruco si dissolve e quei fluidi contribuiscono a far crescere minuscole ali, occhi muscoli e cervello alla futura farfalla. Ma è un lavoro lungo e difficile, tanto difficile che la creatura non può fare assolutamente nient’altro mentre il processo avviene. Deve stare in quel bozzolo protettivo. La farfalla è un simbolo dell’anima umana.

L’importanza del lasciar andare

Subito dopo essere uscita dalla crisalide, la farfalla scarica una goccia di escrementi accumulatisi durante il periodo della trasformazione. Questa goccia è spesso di un colore rosso e viene scaricata durante il primo volo. Perciò può succedere che uno sciame di farfalle producano una pioggia di sangue, e nelle culture più antiche questo fenomeno suscitava terrore e sospetto, che spesso avevano come conseguenza dei massacri. Simbolicamente, se ciascuno di noi deve liberare la propria farfalla dovrà sacrificare una goccia di sangue lasciando andare il passato e rivolgendosi verso il futuro.

Rimanere nella crisalide

Gli individui che accettano coscientemente la Crisalide nell’esperienza della vita hanno accettato il paradosso vita-morte, un paradosso che ritorna sotto una forma diversa a ogni nuova spirale di crescita. Le persone appiattite in una perpetua crisalide, quelle che trovano la vita faticosa, vecchia, monotona e inutile o per usare una parola molto comune oggi, ‘noiosa’, sono nei guai. Bloccati in una condizione di stasi, si tengono strette ai giocattoli dell’infanzia. Si dissociano dalla realtà delle circostanze in cui vivono e se ne stanno ferme ad aspettare che accada qualche magia in grado di liberarle dal loro dolore per portarle in un mondo che sia giusto e buono, un mondo irreale di innocenza infantile. Hanno paura di uscire da rapporti che ostacolano e rendono vana la loro crescita. Hanno paura di confrontarsi con i genitori, partner o figli che stanno mantenendo atteggiamenti infantili. In questo modo sprofondano in malattie croniche e nella morte psichica. La vita diventa una rete di illusioni e menzogne. Piuttosto che assumersi la responsabilità di quanto sta accadendo, piuttosto che accettare la sfida che pone il crescere, si aggrappano alla rigida cornice che si sono costruiti e che gli è stata assegnata dalla nascita. Tentano di mantenere questa condizione fissa ma questo atteggiamento va contro la vita perché i cambiamenti sono una legge della vita: rimanere fissi significa morire psicologicamente.

Accettare la Trasformazione

Se, invece, accettiamo il paradosso vita-morte-vita non siamo più lacerati da quello che sembra una contraddizione intollerabile. La nascita è la morte della vita che abbiamo conosciuto: la morte è la nascita della vita che abbiamo ancora da vivere. Quello che dobbiamo fare è controllare le tensione e permettere al nostro centro di aprirsi a una circonferenza più vasta.

La paura di cambiare

Perché abbiamo cosi paura di cambiare?

Perché ci aggrappiamo alle vecchie cose invece di affidarci a nuove possibilità?

Perché quando siamo così desiderosi di un cambiamento, diventiamo altrettanto spaventati quando arriva la trasformazione? Perché guardiamo con tanta ammirazione il processo trasformativo della crisalide?

Forse perché sappiamo che la vita delle farfalle risponde ad una legge interna, una legge con cui abbiamo perso il contatto dentro noi stessi?

La Trasformazione come legge interiore

Se riusciamo a concederci il tempo di osservare intimamente una farfalla, potremo trovarci dentro l’essenza del mistero e potremo accettare la Nascita e la Morte. Il piccolo bruco morirà ma con il giusto riposo e oscurità, una nuova farfalla potrà nascere.

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