Qualsiasi genitore desidera che il proprio figlio cresca con una buona autostima e sicuro di sé. Come genitore si ha un enorme impatto sull’autostima del proprio figlio. Il modo in cui il bambino considera se stesso dipende moltissimo dal comportamento dei genitori poiché è naturalmente predisposto a vedere la realtà attraverso le lenti che i genitori gli forniscono.
Usando la propria influenza nel modo giusto, il genitore può aiutare il proprio figlio a diventare un adulto fiducioso e responsabile. Le persone con una bassa autostima involontariamente si pongono dei limiti e questi limiti hanno delle ripercussioni a livello affettivo, sociale e lavorativo.
Che cosa si può fare per costruire una buona autostima?
– Ascoltarlo
È fondamentale saper ascoltare i propri figli in modo empatico, mettersi nei loro panni, riuscire a vedere il mondo con i loro stessi occhi.
– Incoraggiarlo evitando di lodarlo eccessivamente
Rispetto al passato, i genitori sono più inclini ad elogiare i propri figli ma bisogna far attenzione nel dispensare le lodi perché non tutte sono efficaci allo stesso modo. Lodi sproporzionate fanno sentire i bambini grandiosi ma allo stesso tempo creano apprensione perché non è sempre facile mantenere aspettative tanto elevate.
Studi recenti hanno evidenziato come, nella maggior parte dei casi, i bambini che ricevono molti complimenti sono più restii ad impegnarsi in nuove sfide e ad affrontare gli ostacoli per timore di non essere all’altezza dell’aspettativa degli adulti. Inoltre, è molto meglio elogiare un bambino per l’impegno piuttosto che per che per le sue attitudini, in questo modo trasmettiamo l’idea che il successo è dovuto ad uno sforzo. Così, quando il bambino si troverà di fronte ad un problema, si impegnerà di più per superare la difficoltà, anziché rinunciare per paura di non essere capace.
È fondamentale far capire ai bambini che quel che conta è l’impegno e non il risultato. Questo approccio verso le cose è l’elemento che nel lungo termine inciderà davvero sui risultati: anche le persone più intelligenti, senza alcuno sforzo, non ottengono nulla. Elogiare un bambino per la sua intelligenza non è molto fruttuoso perché può arrivare a pensare che non abbia bisogno di impegnarsi dato che è già bravo così. Oppure può nascere in lui la paura di affrontare la difficoltà perché associa il fallimento alla scarsa intelligenza. I genitori che elogiano i figli per l’impegno li aiutano a sviluppare una mentalità evolutiva che considera gli insuccessi, non come ostacoli, ma come un’occasione per apprendere a fare sempre meglio.
– Favorire la sua autonomia
Sostenerlo nella costruzione di una buona autostima significa aiutarlo a diventare autonomo. Salvaguardarlo eccessivamente non gli permetterà di costruire quella sicurezza di base indispensabile per affrontare da solo gli ostacoli che ineluttabilmente incontrerà nel corso della sua vita. Bisognerebbe evitare di sostituirsi a lui e non dimenticare mai che la sua richiesta implicita è “aiutami affinché io possa fare da solo”. Un modo per incoraggiare l’autonomia del bambino fin da subito è quello di fargli prendere delle decisioni, anche per questioni che possono sembrare banali. Inoltre è importante proporgli degli obiettivi realistici che può raggiungere da solo. In questo modo si responsabilizzerà e svilupperà contemporaneamente il senso di autoefficacia.
– Dare l’esempio
I bambini apprendono anche per imitazione quindi seguono l’esempio non i consigli. Per un bambino il genitore è l’esempio da seguire, è la persona da cui imparare e di rado metterà in discussione quello che fa, piuttosto tenderà sempre ad imitarlo. Sulla base di questa premessa si evince come educare imponga anche di ripensare a se stessi, non solo come genitori ma anche come adulti, di diventare, cioè, quell’adulto di cui avevamo bisogno quando eravamo noi bambini.