Depressione
La parola depressione è entrata nell’uso comune e quando una parola medica entra nell’uso comune, può assumere tanti significati diventando ipercomprensiva. Si tende, infatti, ad equiparare la depressione ad un sentimento diffuso di tristezza.
La depressione, invece, non è uno stato d’animo ma una mancanza patologica di energia ed assume due significati:
- depressione come sintomo;
- depressione come sindrome, come malattia.
Come sintomo, la depressione significa un abbassamentoprofondo e persistente del tono dell’umoreche determina una seria compromissione delle funzioni dell’essere, dando luogo ad un’alterazione sia dei sentimenti che dell’azione (del fare, dell’operare).
Come malattia la depressione è rappresentata da episodi in cui, oltre all’abbassamento del tono dell’umore, persistente per quasi tutto il giorno e per molti giorni di seguito, c’è la perdita degli interessi(tutto ciò che è stato di mio interesse, le cose che a me piacciono e che ho amato, tendono a spegnersi e non suscitano più una risonanza emotiva, senza che ci sia una spiegazione).
La depressione non ha soltanto un correlato psichico, ha anche un correlato fisico: la forza muscolare è minore, la pressione si abbassa, si alterano l’appetito (generalmente inappetenza) ed il ritmo sonno-veglia (insonnia o ipersonnia).
Depressione nell’età evolutiva
La depressione può colpire tutte le età ma nell’infanzia tende ad assumere forme diverse da quella dell’adulto.
Il bambino con depressione può manifestare un ritiro anche intenso delle relazioni sociali, con difficoltà ad interagire con i pari e ad impegnarsi nelle attività scolastiche. Dominano i sentimenti di noia, di indifferenza a tutto e un senso costante di stanchezza. Frequente è la difficoltà a concentrarsi e a memorizzare; in alcuni casi, il rallentamento psicomotorio cognitivo è tale che il bambino può essere erroneamente considerato affetto da ritardo mentale (pseudoinsufficienza cognitiva). I disturbi del sonno e dell’alimentazione possono compromettere la salute fisica, fino a determinare un ritardo della crescita (se la depressione insorge precocemente) e la tendenza ad ammalarsi. Accanto a questo tipo di manifestazioni, in età evolutiva tuttavia compaiono frequentemente sintomi di segno opposto, che in alcuni casi diventano dominanti al punto da rendere difficile una corretta diagnosi: ci si riferisce più precisamente all’agitazione psicomotoria, alla distraibilità e all’irritabilità, che in alcuni casi può sfociare addirittura in comportamenti aggressivi. Nel bambino piccolo, di età inferiore ai tre anni, prevale in genere la sintomatologia psicosomatica, con eczema, asma, dolori addominali, episodi diarroici, cefalee, emicranie, enuresi; frequenti sono i disturbi del sonno e dell’alimentazione.
Le cause
La depressione è il risultato finale di un processo in cui interagiscono diversi fattori: predisposizioni genetiche, fattori familiari, forte stress, condizioni affettive/esistenziali o anche condizioni mediche (per esempio una malattia invalidante).
Come intervenire
La depressione, in quanto disturbo psichico, necessita di un’attenzione psicologica; di conseguenza non è bastevole il solo farmaco. Il trattamento, quindi, è psicoterapeutico e, nei casi di maggior gravità, anche farmacologico ma non dovrebbe mai essere esclusivamente farmacologico.
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